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Vuoi sviluppare nuove abilità? Pensa come un carpentiere e gioca come uno skateboarder!

Aprile 18th, 2019 Posted by Notizie 0 thoughts on “Vuoi sviluppare nuove abilità? Pensa come un carpentiere e gioca come uno skateboarder!”
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Il primo passo verso la costruzione di un’abilità è capire qual è la sua natura. Ogni abilità rientra in una di due categorie: hard e softDaniel Coyle, autore di The little book of talent, ci offre le migliori intuizioni su come svilupparle entrambe.

Le abilità hard consistono in azioni che devono essere eseguite nel modo più corretto e coerente possibile. Sono abilità che seguono un percorso verso un risultato ideale; le potremmo anche immaginare eseguite da un sofisticato robot. Richiedono precisione e le possiamo trovare in attività specializzate, in particolare quelle fisiche. Qualche esempio:

  • un giocatore di tennis con la sua racchetta;
  • un bambino che fa calcoli di matematica e usa le tabelline;
  • un violinista che suona un accordo specifico.

Qui il nostro obiettivo è quello di imitare il funzionamento di un orologio svizzero: affidabile e preciso. Le abilità hard richiedono ripetizione e costanza.

Con le abilità soft, invece, sono molte le strade che possono portare verso un buon risultato. Queste abilità non puntano idealmente a farci fare sempre la stesse cose perfettamente, ma piuttosto ad essere agili e interattivi, facendo scelte intelligenti e tempestive. Queste competenze, chiamate anche “trasversali” sono molto utili in attività più ampie e meno specializzate, in particolare quelle che richiedono interazione con altri per raggiungere un risultato, come ad esempio:

  • un giocatore di calcio che decide di attaccare;
  • un negoziatore che individua un’opportunità;
  • un amministratore delegato che risolve un conflitto.

Con queste abilità non stiamo cercando la precisione degli orologi svizzeri, ma piuttosto la capacità di riconoscere rapidamente uno schema o un’opportunità e di superare una serie complessa di ostacoli. Le soft skills si basano su lettura di situazioni e reazione.

Il punto è che le hard e le soft sono abilità radicalmente diverse (usano perfino diverse strutture di circuiti nel cervello) e quindi si sviluppano attraverso metodi e pratiche differenti. Quando non si è sicuri se l’abilità sia hard o soft, ci si può fare una domanda: nelle fasi iniziali di apprendimento è coinvolto un insegnante o un allenatore? Se la risposta è sì, allora è probabilmente un’abilità hard. Se è no, allora è un’abilità soft.

Per costruire abilità difficili hai bisogno di alta precisione. Lavora come un carpentiere

Per sviluppare hard skills affidabili, è necessario creare i giusti collegamenti nel cervello. In questo, aiuta lavorare come un carpentiere attento, che procede lentamente e con la cura di dare un buon risultato.

Un ottimo esempio di “carpenteria delle hard-skills” è il metodo Suzuki di insegnamento musicale. Gli studenti seguono diverse lezioni semplicemente imparando a tenere l’arco e il violino con la giusta pressione e inclinazione del dito, con la posizione giusta e la postura corretta. Ripetendo e ripetendo, imparano a muovere l’arco (senza il violino) “su come un razzo, giù come la pioggia, avanti e indietro come un treno”. Ogni azione fondamentale viene insegnata attraverso una serie di immagini vivide e viene esercitata all’infinito fino a quando non viene padroneggiata in modo adeguato.

La precisione conta soprattutto nelle prime fasi, perché le prime esperienze stabiliscono i percorsi da seguire nel futuro. I neurologi chiamano questo fenomeno “la slitta sulla collina innevata”. Le prime ripetizioni sono come le prime piste lasciate dalla slitta sulla neve fresca: nei tentativi successivi, la slitta tenderà a seguire quei solchi.

Quando impariamo le abilità hard, dobbiamo essere precisi e attenti alla misurazione. Dobbiamo andare lentamente, fare una semplice mossa alla volta ripetendola e perfezionandola prima di proseguire, prestare attenzione agli errori e correggerli, in particolare all’inizio. I fondamenti dell’apprendimento sembrano noiosi, ma invece sono il momento chiave di tutto il processo. Costruire all’inizio il percorso giusto significa risparmiare un sacco di tempo e problemi.

 

Per sviluppare competenze trasversali è necessaria un’elevata flessibilità. Gioca come uno skateboarder

Mentre le abilità hard sono assemblate con precisione, le competenze trasversali si formano giocando ed esplorando ambienti difficili e in continua evoluzione. Qui si incontrano ostacoli sempre diversi e le possibili risposte sono infinite e permettono di costruire una rete di “cablaggi” che ci permettono di leggere, riconoscere e reagire. In altre parole, per costruire abilità soft dovremmo comportarci meno come un carpentiere attento e più come uno skateboarder in uno skateboard park: aggressivo, curioso e voglioso di sperimentare, sempre alla ricerca di nuovi modi per mettersi alla prova.

Anche le abilità più creative, specialmente le più creative, richiedono lunghi periodi in cui si è disarticolati e goffi.

Le sorelle Brontë, tre delle quali sono diventate scrittrici di fama mondiale, hanno costruito il loro talento scrivendo centinaia di storie in piccoli libri fatti in casa quando erano bambine. I primi racconti non erano molto buoni, ma è proprio questo il punto. Sono diventate esperte applicandosi in uno spazio infinitamente stimolante, variabile e coinvolgente.

Quando pratichi un’abilità soft, dedicati a un numero elevato di sperimentazioni e ricerca per ognuna di esse un feedback chiaro. Chiediti spesso: cosa ha funzionato? Cosa no? E perché? Se commetti errori, non preoccuparti troppo: l’importante è esplorare. Le soft skills sono spesso più divertenti da praticare, ma sono anche le più difficili perché dipendono solo da noi.

 

Adattato da Daniel Coyle, The little book of talent, Bantam books

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