Millenials in azienda: le regole per il successo

Aprile 26th, 2019 Posted by Notizie 0 thoughts on “Millenials in azienda: le regole per il successo”
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I Millennials, conosciuti anche come Generazione Y, sono i nati tra i primi anni ’80 e la metà degli anni ’90. Ora costituiscono oltre il 50% della forza lavoro globale e portano con sé un nuovo approccio alle cose che costituisce senza dubbio la sfida più importante per i datori di lavoro oggi.

Noi di Commitment ci troviamo spesso a supportare le organizzazioni nel lavorare in armonia con i Millenials e raggiungere risultati di successo. Quando abbiamo l’opportunità di osservarli sul posto di lavoro, notiamo alcuni elementi ricorrenti:

  • essendo cresciuti con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione come parte integrante della loro vita quotidiana, i Millennials si aspettano che in azienda se ne faccia un uso consistente. Ciò sta modificando in modo significativo le comunicazioni: app di comunicazione di gruppo come Slack stanno rapidamente prendendo il sopravvento sulla posta elettronica. La tecnologia per supportare il lavoro a distanza si accompagna all’aspettativa di modelli di lavoro flessibili, che comprendono ovviamente la partecipazione virtuale alle riunioni e lo smart working;

 

  • l’equilibrio vita-lavoro è per loro molto importante. I lavoratori delle generazioni precedenti tendono spesso a rimanere fino a tardi in ufficio, forse anche per mostrare la loro dedizione all’azienda, ed è normale per loro rispondere a chiamate e mail la sera e nei fine settimana. Al contrario, i Millennials apprezzano molto il loro “tempo libero” e lo proteggono per poter mantenere una buona salute fisica e mentale;

 

  • i Millennials sono cresciuti in un sistema educativo che ha premiato la partecipazione tanto quanto la vittoria, il che ha un impatto negativo sulla loro autostima nel momento in cui incontrano la realtà del posto di lavoro. Non sorprende dunque che sul lavoro ricerchino riconoscimenti e ricompense;

 

  • vogliono sviluppo professionale. Uno dei motivi più comuni per i Millennials che lasciano un lavoro è la sensazione di stagnazione. Spesso lamentano di non essere coinvolti in nuovi progetti interessanti o di non accedere a corsi di formazione che permettano di migliorare le proprie conoscenze e competenze;

 

  • I Millennials sono spesso impazienti e schietti. Sono stati abituati a sentirsi dire che potevano fare e/o ottenere tutto ciò che volevano. Se da una parte questo può avere aumentato il senso di autoefficacia, dall’altra ha sicuramente creato alte aspettative. Molti Millennials non sono disposti ad attendere troppo per una promozione o un aumento di stipendio, e sono spesso irritati dalla lentezza dello sviluppo delle relazioni con colleghi e clienti, chiedendosi “Perché tutto richiede così tanto tempo?”;

 

  • in termini di gestione delle diversità, i Millennial sono di gran lunga la generazione più inclusiva e tollerante sul posto di lavoro. Sono fortemente sensibili a pari opportunità e trattamento equo ed hanno alte aspettative sulla responsabilità sociale delle imprese.

 

Quali sono dunque i nostri suggerimenti per motivare e coinvolgere i Millennials?

 

In base alle osservazioni sopra riportate, ecco cosa consigliamo:

1. rivedere gli strumenti, la loro tecnologia e le opportunità offerte, per assicurarsi che siano moderne, efficaci e innovative. Considerare la possibilità del tutoraggio inverso: i membri più giovani del team possono suggerire strumenti digitali migliori, veloci ed economici e mostrare agli altri come utilizzarli;

2. offrire modelli di lavoro flessibili, che riguardino anche la postazione fisica, i tempi di inizio e di fine, la data delle vacanze. Trovare modi per abbattere abitudini di lunga data;

3. garantire che i manager comunichino chiaramente aspettative e obiettivi, e fornire un feedback regolare (molto più frequentemente rispetto al consueto processo annuale di valutazione). Chiedersi costantemente cosa si sta facendo per costruire un rapporto di fiducia;

4. pur accettando che i Millennials tendono a cambiare lavoro ogni anno o due, investire nel loro sviluppo è comunque fondamentale. È essenziale domandarsi a quali opportunità di sviluppo e formazione possono accedere nell’organizzazione e in che tempi dopo l’assunzione. Avere chiaramente presente (e comunicare) quali abilità ed esperienze chiave dovrebbero essere costruite, e perché;

5. essere pazienti di fronte all’impazienza. Comprendere che molti Millennials non sono eccellenti nella costruzione di relazioni individuali e hanno poca simpatia e pazienza per le politiche d’ufficio e i rituali nella relazione. Aiutarli a capire perché la costruzione di relazioni one-to-one è un investimento che vale il tempo e lo sforzo spesi, ma non solo: mostrare loro come costruirle;

6. usare il loro senso di equità e responsabilità sociale per rendere migliore il posto di lavoro. Raccogliere le loro indicazioni per avviare iniziative di miglioramento su questi temi e offrire supporto, incoraggiamento e tempo per implementare i migliori suggerimenti.

I Millennials ci costringono a guardare con occhi nuovi al modo con cui facciamo le cose e a mettere in discussione l’efficacia dei nostri approcci. Piuttosto che resistere alle loro richieste nuove, lavoriamo insieme per esplorare nuove strade e per sfruttare al meglio i loro talenti e le loro idee migliorando l’esperienza lavorativa per tutti.

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